100 PASSI – LIBERA E AGESCI

GIUSEPPE PUNTARELLO

Ventimiglia, 25 marzo 2017. Davanti alla Camera del lavoro di Ventimiglia di Sicilia si raggruppa una folla di cittadini, lavoratori e forse alcuni ficcanaso. Qual è l’occasione di una simile cerimonia?

Sono passati 72 anni dall’assassinio di Giuseppe Puntarella, un autista di autobus impegnato attivamente, in quanto sindacalista CGIL, antifascista, nella lotta per la ridistribuzione delle terre.

Gli anni 40 erano caratterizzati da battaglie politiche assai difficili che costarono la vita a diversi esponenti del mondo sindacale, trai contadini e la mafia della terra.
Il turno del 4 dicembre 1945 non era di Giuseppe ma Egli aveva accettato di sostituire il suo collega e lungo il tragitto fu trucidato da colpi di lupara da un gruppo di sicari.

Il nome di Giuseppe Puntarello si inserisce in un’anagrafe delle vittime della mafia. A lungo la sua storia fu dimenticata: il caso dopo essere stato insabbiato rispunta qualche anno dopo. A capire inizialmente la natura mafiosa del delitto furono stati i compagni di partito e i colleghi del sindacato promuovendo numerose iniziative a ricordo di Giuseppe e del suo impegno.

Tra le iniziative per la memoria della sua morte si trova anche l’intitolazione della sezione della CGIL della Ventimiglia di Sicilia.

Il clan Orione del gruppo Guarino 1, grazie alla giornata della memoria promossa dall’associazione Libera il 21 marzo, ha deciso di creare l’aiuola della memoria, per tener vivo il ricordo delle persone a noi care, così che chiunque voglia possa venire qui e riportare alla mente i ricordi passati.

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